Parliamo di una tipologia di microfoni diffusissima, il “must have” degli studi di registrazione: il Microfono a Condensatore.
Quello che cercherò di fare è di spiegare in maniera generale le caratteristiche e il funzionamento del Microfono a Condensatore, quindi non posso fare altro che augurarti una buona lettura!
ATTENZIONE:
Nell’articolo Microfoni: Classificazione ti ho spiegato come possiamo classificare i microfoni, seguirò lo schema delle caratteristiche per descrivere, in maniera generale, questa categoria di microfoni.
Indice
Condensatore
Per capire il funzionamento di questo tipo di microfono dobbiamo fare una piccola parentesi di elettronica:
Non ti annoierò con una lezione di elettrotecnica, ci basta sapere come funziona un condensatore per capire al meglio il funzionamento di questo microfono.
Il condensatore è un componete elettronico costituito da due piastre parallele di metallo, chiamate armature, con una distanza tra loro molto piccola, tra loro c’è un materiale dielettrico, non conducente ma polarizzabile. Se viene applicata tensione alle piastre, queste si caricheranno una positivamente e una negativamente.
Il condensatore si comporta immagazzinando la carica, dove le due armature si distanziano tra loro generando nel mezzo un campo elettrico. La quantità di carica che il condensatore immagazzina viene chiamata Capacità (C), misurata in Farad (F).
Quando il condensatore si carica, con tempo che varia a seconda della tipologia del condensatore e del circuito a cui è collegato, crea un movimento di cariche di segno opposto che si accumulano sulle due piastre generando una corrente.
Come è fatto il Microfono
Il microfono a Condensatore, insieme al microfono a Elettrete, fa parte della famiglia dei microfoni Elettrostatici, cioè che generano corrente al variare delle cariche (positivo e negativo) di due materiali conduttori.
La capsula è composta da un condensatore, una delle due piastre è il diaframma del microfono che vibra in maniera analoga all’onda acustica da cui viene investita. Questo movimento vibratorio genera una variazione nella distanza tra le due armature cambiando così, repentinamente, il valore della capacità del condensatore. In questo modo avviene una variazione di tensione sulle piastre, che generano di conseguenza una corrente elettrica, il segnale audio.
Il materiale del diaframma è il mylar (polietilene tereftalato) rivestito in oro, che è un ottimo conduttore. Per questo motivo il costo dei microfoni a condensatore è abbastanza alto.
Il diagramma polare, comunemente su microfoni da studio, è selezionabile: Cardioide, Bidirezionale o Omnidirezionale. Possiamo trovare la figura a Mezzofucile in microfoni a condensatore usati per il cinema.
Alimentazione
Il microfono a condensatore, come avrai potuto capire, necessita l’applicazione di una tensione per poter polarizzare e distanziare le due armature del condensatore, non solo, permette anche una preamplificazione del segnale audio.
L’alimentazione di questo tipo di microfono viene chiamata Phantom Power, una tensione continua a 48V. Generalmente questa tensione viene data dallo strumento a cui il microfono è collegato, ad esempio su un mixer troverai sempre il bottone dedicato alla attivazione della Phantom Power.
Caratteristiche
Ora vediamo le caratteristiche che contraddistinguono dagli altri il microfono a condensatore, non solo dalla tecnologia usata.
Sensibilità
Alta
La trasduzione in questo tipo di microfono è molto sensibile alle sorgenti acustiche, il che ci permette di registrare anche sorgenti distanti dal microfono.
Può danneggiarsi in caso di sorgenti sonore con ampiezza elevata.
Risposta in Frequenza
La banda passante di questa tipologia di microfoni è estremamente ampia, riesce a captare frequenze anche al di fuori della banda udibile. Il diaframma è molto sottile e permette alle frequenze molto alte di metterlo in vibrazione.
Impedenza
Bassa
300 – 350 Ω
Questo è un fattore che viene regolato da un adattatore di impedenza posto nel microfono, il quale necessita della Phantom Power anch’esso.
Caratteristiche Dinamiche
Questo fattore purtroppo non può essere generalizzato, tutto dipende dal preamplificatore interno del microfono.
Risposta ai Transienti
Molto Alta
Il diaframma dei microfoni a condensatore non ha nessun vincolo fisico, come può esserci in un microfono a bobina mobile, quindi il movimento è libero.
Questo è ottimo per la registrazione della voce, riproducendo fedelmente la pronuncia delle lettere dentali.
Robustezza
Bassa
Molto sensibile ai movimenti meccanici, per questo motivo non viene utilizzato in situazioni live, ma esclusivamente in studio, generalmente posto su un supporto chiamato Ragno, che tramite un sistema di elastici, ammortizza i movimenti meccanici (es. urti).
E’ molto delicato, fai sempre attenzione a non farlo cadere o a esporlo a umidità, potrebbe danneggiarsi irrimediabilmente.
Conclusioni
Spero di essere riuscito a spiegarti il funzionamento e le caratteristiche generali che contraddistinguono un Microfono a Condensatore dagli altri.
Se hai dubbi, domande o esperienze da condividere, ti invito a lasciare un commento qui in basso, ti risponderemo quanto prima!