Ogni mixer è progettato a modo suo, lo si può notare dal semplice design o dal posizionamento della varie sezioni di potenziometri, ma tutti (più o meno) presentano delle regole di progettazione a livello del percorso del segnale che fa attraverso un singolo canale, appunto la Channel Strip.
In questo articolo cercherò di trasmetterti tutte le nozioni necessarie per capire e a conoscere ogni elemento presente in un canale di un mixer, per farlo però, dovrò parlarti della channel strip, analizzando, sezione per sezione, il proprio funzionamento e le applicazioni.
Preparati, non dovrai fare altro che dedicare pochi minuti per la lettura dell’articolo, ti assicuro che quando sarai arrivato alla fine, avrai tutto chiaro e potrai dedicarti al tuo lavoro con molta più abilità e consapevolezza.
Che dire, iniziamo!
Indice
Channel Strip
Prima di tutto chiariamo cos’è una channel strip:
Una Channel Strip (Sezione del Canale) è un dispositivo analogico o digitale che permette di trasformare, manipolare e assegnare un segnale audio, attraverso una serie di sezioni indipendenti, ma connesse per il passaggio del segnale.
E’ ciò che compone ogni singolo canale di un mixer, ma possiamo anche trovarla indipendente (standalone) o su diversi dispositivi.
La successione delle sezioni descritte in questo articolo seguono una struttura generalizzata, a volte capita, in base alla casa produttrice, di trovare qualche sezione prima di un’altra, consiglio sempre di leggere il manuale della macchina in modo da avere tutto chiaro prima di iniziare a lavorarci. Ovviamente non troverai visivamente un riscontro di questa successione, ma le connessioni interne tra sezioni seguono questo schema.
Adesso andiamo a vedere ogni sezione, descrivendone il funzionamento.
Sezione Ingressi
La sezione ingressi è dove arriva il segnale da strumenti o dispositivi esterni al canale.
Connessioni
Nella parte delle connessioni si trovano due connettori femmina, XLR per il segnale microfonico e TRS Jack 1/4 per il segnale di linea bilanciato o sbilanciato.
Adattatore di Impedenza
Solitamente c’è un interruttore che permette di scegliere, in base al connettore, se il segnale è microfonico o di linea, in modo da attivare o meno un adattatore di impedenza. Alcuni dispositivi hanno un sensore sul connettore TRS Jack femmina che, rilevando la presenza di un connettore Jack maschio, attiva l’adattatore di impedenza in automatico.
Phantom Power
Solitamente, accanto al connettore XLR, troviamo un interruttore on/off per l’attivazione, o disattivazione, della phantom power (+48V).
Invertitore di Polarità
Generalmente, l’invertitore di polarità viene rappresentato con il simbolo Ø, è un interruttore on/off che permette di invertire la fase del segnale in ingresso di 180°.
Trasformatore o Circuito Sbilanciatore
Nel caso in cui il segnale in ingresso arrivi bilanciato (es. segnale microfonico), è presente un circuito o un trasformatore che inverte la fase del polo negativo e somma i segnali dei due poli, sbilanciando così il segnale. Questo perché il segnale nel canale, per la manipolazione, deve essere sbilanciato.
Per approfondire sulla sezione ingressi ti consiglio di leggere Sezione Ingressi [Channel Strip]: cos’è e cosa fa.
Sezione Preamplificazione
La sezione preamplificazione è la sezione dove avviene il guadagno del segnale in ingresso. E’ composta da circuiteria attiva che porta un aumento del livello del segnale attraverso un potenziometro, generalmente chiamato Gain.
Permette di portare il livello del segnale allo 0dBV, cioè al SOL della macchina utilizzata. Questo è possibile monitorarlo attraverso un Level Meter, che si attiva, per il singolo canale, attraverso il PFL.
Pad di Attenuazione
Attraverso un interruttore on/off è possibile attivare un’attenuazione sul livello del segnale in ingresso, generalmente di -20dB.
Questo è utile nel caso in cui il livello del segnale sia già uguale o sopra lo 0dBV senza preamplificazione, in modo che attuanuandolo, possiamo gestire il gain per portarlo allo 0dBV.
Sezione Insert
La sezione insert permette il collegamento in serie di processori esterni, solitamente di spettro e/o dinamica.
Attraverso un collegamento Send/Return permette di inviare il segnale (send) ai processori e di farlo tornare processato (return) al suo percorso sulla channel strip.
Per approfondire sulla sezione Insert ti consiglio di leggere Channel Strip – Sezione Insert: cos’è e cosa fa.
Sezione Equalizzazione
La sezione equalizzazione permette di curare l’aspetto timbrico del segnale.
E’ presente, nella maggior parte dei mixer, un interruttore on/off che attiva o disattiva un filtro passa alto che taglia le basse frequenze. Ha una frequenza preimpostata che varia, in base alla casa produttrice, dai 75 Hz ai 120 Hz, frequenze spesso inutili nella banda del segnale in ingresso e dove spesso ci si nascondono rumori e interferenze.
Oltre al bottone “intanto tagliamo le basse” sono presenti equalizzatori shelving e peaking che, a seconda della fascia e tipologia di mixer usato, possono essere a banda fissa, semiparametrici o parametrici.
Per approfondire su gli equalizzatori ti invito a leggere Equalizzatore: Cos’è e cosa fa.
Questa sezione è utile per correggere lo spettro del segnale, per migliorare l’acustica, il timbro o per eliminare frequenze inutili o fastidiose.
Sezione Aux Pre-Fader
La sezione aux pre-fader permette di gestire gli ascolti degli esecutori.
Il numero di aux varia in base alla tipologia di mixer. Solitamente vengono numerate progressivamente in base all’uscita.
In pratica sono delle uscite alternative, indipendenti dal fader, che mandano il segnale direttamente a spie, monitor o cuffie degli esecutori (musicisti) per avere un loro ascolto, indipendente dal mix finale (stereo out).
Il controllo del livello del segnale è dato da un potenziometro sul canale per ogni singola aux, esternamente al canale è presente, orizzontalmente, un potenziometro master aux per ogni n aux.
PFL e Mute
Tra la sezione aux pre-fader e il fader sono presenti due interruttori, PFL e Mute.
PFL o Solo
In base alla tipologia di mixer possiamo trovarlo chiamato PFL, PFL/Solo o semplicemente Solo.
PFL sta per Pre Fader Listen, cioè “Ascolto prima del fader”.
A differenza del tasto “Solo” che troviamo sulle DAW, questo non silenzia tutti gli altri canali per mandarne solo uno, o quelli selezionati, al Master, bensì permette l’ascolto di quel singolo canale, o altri selezionati, in Control Room (monitor o cuffie della “regia”) oppure per monitorare il livello di ingresso del segnale per gestire la preamplificazione.
Mute o Cut
L’interruttore Mute (muto) serve ad interrompere il flusso di segnale nel canale dopo (o prima in alcuni mixer) l’Aux Prefader.
In pratica “spengiamo” il canale, in modo che non vada verso nessuna uscita.
In alcuni mixer possiamo trovare il bottone invertito, cioè occorre premerlo per “attivare” il canale.
Sezione Fader
La sezione fader, invece, gestisce la quantità di livello di segnale da inviare verso le uscite.
Possiamo trovarlo in due modi:
- Slider (cursore) dove gestiamo il livello verticalmente
- Knob (manopola) dove il livello viene gestito rotativamente
In alcuni mixer possiamo trovare lo slider automatizzato.
In base alla posizione del fader il segnale subisce variazioni di livello:
- 0: non subisce variazioni
- >0: guadagno sul livello di segnale
- <0: attenuazione sul livello di segnale
- -∞: il canale è chiuso, il segnale viene interrotto
Sezione Aux Post-Fader
La sezione aux post-fader è un uscita che permette di inviare il segnale, con livello dipendente dal fader, a dei processori esterni di effetto, come effetti di ambiente (reverbero) o di ritardo (delay).
Se l’aux post-fader è connesso non interrompe il flusso di segnale verso le sezioni successive.
Solitamente il segnale dry, cioè senza effetto, dal canale viene inviato al processore per essere poi reimmesso in un altro canale libero, in modo da avere un canale apposito per la gestione del segnale wet, cioè con effetti. Questo tipo di gestione dei segnali dry/wet viene chiamata gestione parallela.
Direct Out
L’uscita direct out serve per prelevare il segnale dal canale e mandarlo direttamente ad un registratore multitraccia.
Viene posta prima della sezione pan-pot in quanto, generalmente, le tracce sono mono.
Sezione Pan-Pot
La sezione pan-pot distribuisce la quantità di segnale alle uscite quali master e gruppi.
Il pan-pot (potenziometro panoramico) è una manopola che permette di gestire la quantità di segnale da inviare al canale destro (R) o sinistro (L) delle assegnazioni.
La posizione della manopola per un segnale monofonico è quella centrale (50% L – 50% R), in base alla direzione in cui si ruota, la percentuale di segnale varia fino al 100% per un canale e, proporzionalmente, verso lo 0% per l’altro.
Sezione Assegnazioni
Infine, con la sezione assegnazioni, possiamo decidere a quali uscite assegnare il canale.
Generalmente, troviamo degli interruttori on/off con il nome dell’uscita, in modo da scegliere a quante e a quali uscite inviare il segnale del canale.
Le uscite che solitamente troviamo sono:
- Master Stereo: Possiamo trovarla chiamata in vario modo, come Master, Main, LR, Mix Out o semplicemente Stereo. E’ l’uscita principale del mixer, nel live viene utilizzata nel PA e in studio nei registratori a due tracce.
- Gruppi: Possiamo trovarla chiamata in diversi modi, tra cui Group o Bus Out. Solitamente vengono utilizzati per convergere vari canali per una gestione dei livelli di, appunto gruppo, in modo da non dover mettere mano su ogni singolo fader generando possibili errori.
Conclusioni
Arrivato a questo punto dovresti conoscere bene la channel strip e di conseguenza avere tutte le conoscenze necessarie per l’utilizzo di ogni sezione di un canale del mixer.
Spero che questo articolo ti sia stato utile per migliorare il tuo lavoro!
Ma, se hai delle domande o ti sono rimasti dubbi o vuoi solo chiedere qualcosa, non farti problemi e scrivici nei commenti! Risponderemo quanto prima!